CONFLITTUALITÀ TRA GENITORI ED OSTACOLI NEL FAVORIRE I RAPPORTI CON I FIGLI NELLA CRISI FAMILIARE: QUALI FORME DI TUTELA?
Nel contesto sociale odierno, in cui i rapporti familiari sono frequentemente in crisi e la conflittualità tra ex coniugi o conviventi è sempre più accesa, si assiste quotidianamente a situazioni di forti scontri, in cui a risentirne maggiormente sono i figli. A seguito dell’introduzione dell’affidamento condiviso, infatti, le controversie tra genitori sono aumentate, ad esclusivo discapito del superiore interesse dei minori a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascun genitore. Di qui, l’esigenza di adottare strumenti giuridici idonei ad impedire comportamenti ostruzionistici rispetto al regolare sviluppo dei rapporti tra genitori e figli, che il nostro ordinamento ha individuato, da un lato nell’irrogazione di sanzioni tali da inibire la reiterazione di inadempimenti, dall’altro nell’applicazione di misure di coercizione indiretta che fungano da deterrente per analoghi comportamenti futuri. Trattasi sostanzialmente, come vedremo, di misure di natura pecuniaria rispetto alle quali occorre chiedersi se la funzione di tutela loro conferita sia effettivamente assolta, atteso il peculiare ambito - quello del diritto di famiglia - in cui le stesse sono destinate a trovare applicazione.
Categoria: Prassi normativa
Autore: dott.ssa Arianna D'Antoni
Responsabile dipartimento: avv. Selene Sontacchi
Privati: Famiglia e patrimonio